Il Comitato per gli Affari economici e monetari del Parlamento europeo ha votato oggi lunedì 14 marzo approvando la Mica ( la regolamentazione dei mercati sulle criptoattivita’ in europa) ma senza l’emendamento relativo al meccanismo della “proof-of-work (PoW)” tanto voluto da alcuni sedicenti esperti insediatisi (non si sa come) nelle commissioni tecniche.
Questa stroncatura del Parlamento e’ particolarmente importante non solo perche’ di fatto azzera il lavoro dei “tecnici” che hanno cercato di ostacolare la diffusione di Bitcoin ed Ethereum in nome di non meglio precisati principi ambientali, ma sopratutto perche’ determina in buona sostanza la non applicabilita’ della Mica (e i suoi curiosi orpelli energetici) alle due principali criptovalute.
Giustamente i membri del Parlamento europeo sottolineano che anche altri settori (ad esempio, l’industria dei videogiochi e dell’intrattenimento, nonché i data center) consumano risorse energetiche non rispettose del clima.
Invitano quindi la Commissione a lavorare su una legislazione che “affronti questi problemi in diversi settori ”, si legge nel comunicato della Commissione
La bozza della MiCA passerà ora a ulteriori negoziati per le fasi finali.
Bene ma non benissimo.