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Su Euroclear, la Guerra In Ucraina e i processi decisionali FinTech.

Euroclear è oggi al centro di una tempesta geopolitica senza precedenti, poiche’ si e’ ritrovata ad essere il “custode” dei beni russi congelati in Occidente.

Capire la sua storia e il suo legame con JP Morgan è fondamentale per comprendere perché si trovi in questa posizione.

Euroclear non è nata come un’istituzione pubblica, ma come Fintech provider creato dal settore privato.

Fu fondata a Bruxelles dalla Morgan Guaranty Trust Company (una delle società madri dell’attuale JP Morgan Chase).

L’obiettivo era risolvere un problema pratico: il mercato delle “Euro-obbligazioni” (titoli emessi in dollari fuori dagli USA) stava crescendo rapidamente, ma lo scambio fisico dei certificati cartacei era lento e rischioso.

Euroclear introdusse un sistema elettronico di “scritture contabili”.

Invece di spostare fisicamente i titoli, si cambiava semplicemente il nome del proprietario in un database.

Nel 1972, JP Morgan vendette la proprietà del sistema a una cooperativa di banche utenti (per evitare conflitti di interesse), ma continuò a gestire operativamente il sistema per decenni.

Solo nel 2000 Euroclear è diventata una banca d’investimento e deposito titoli (ICSD) completamente autonoma e di proprietà dei suoi partecipanti (banche, banche centrali e broker).

Euroclear è un ICSD (International Central Securities Depository).

Immaginalo come una gigantesca “cassaforte digitale” globale.

Assicura che, quando qualcuno compra un titolo, i soldi vadano al venditore e il titolo all’acquirente simultaneamente (Settlement)

Detiene i titoli per conto degli investitori, gestendo incassi di dividendi, cedole e rimborsi (Custodia)

Fornisce garanzie per prestiti tra banche (gestione del collaterale).

La Banca Centrale Russa (CBR) e i grandi investitori russi non hanno “scelto” Euroclear come banca commerciale, ma lo hanno usato come infrastruttura necessaria per investire all’estero.

Prima del 2022, la Russia voleva diversificare le sue riserve. Per detenere titoli di Stato europei (francesi, tedeschi, ecc.) o obbligazioni societarie internazionali, è quasi obbligatorio passare per Euroclear o Clearstream (il suo concorrente lussemburghese).

Si parla principalmente di Titoli di Stato europei (Bund tedeschi, OAT francesi); Obbligazioni societarie denominate in Euro; Miliardi di euro derivanti da cedole e titoli scaduti che, a causa delle sanzioni, non possono più essere inviati a Mosca e restano “parcheggiati” nei conti di Euroclear.

Euroclear è teoricamente un’infrastruttura neutrale, ma oggi è accusata (soprattutto dalla Russia) di non essere imparziale poiche’ e’ basata in Belgio, Euroclear deve rispettare le leggi dell’Unione Europea. Quando l’UE ha deciso di congelare gli asset russi (circa 190-210 miliardi di euro sono detenuti proprio qui), Euroclear ha dovuto bloccare ogni operazione, diventando lo strumento esecutivo di una decisione politica.

Inoltre ci sono da considerare i cosiddetti Windfall Profits (profitti inaspettati). I fondi russi congelati generano interessi (cedole e rimborsi che Euroclear reinveste). Nel 2024-2025, questi interessi hanno generato miliardi di euro. L’UE ha deciso di utilizzare questi profitti per finanziare l’acquisto di armi e la ricostruzione per l’Ucraina.

Tutto cio’ sta generando un rilevante rischio legale.

Ed infatti proprio in questi giorni, la Banca Centrale Russa ha intentato causa contro Euroclear presso i tribunali russi, definendo “illegali” queste azioni. La Russia sostiene che Euroclear non stia agendo come un depositario neutrale, ma come un agente di espropriazione.

L’UE, nel frattempo, sfruttando questa posizione di vantaggio, ha recentemente reso il congelamento di questi asset “a tempo indeterminato” per garantire i prestiti a lungo termine concessi all’Ucraina.

In effetti, Euroclear è tecnicamente una sorta di “blockchain privata e centralizzata” che esiste da 50 anni.

Esiste una sovrapposizione concettuale quasi perfetta tra ciò che fa Euroclear e ciò che promette la blockchain:

a) In entrambi i casi, la proprietà di un bene non è definita da un pezzo di carta fisico, ma da una riga di codice in un database.

b) In Euroclear, il “regolamento” avviene tramite sistemi interni (come Euroclear Settlement-Direct) che verificano la disponibilità di titoli e fondi prima di eseguire. Uno smart contract su Ethereum fa la stessa cosa in modo atomico: o passano sia i soldi che i titoli, o l’operazione fallisce (evitando il rischio di controparte).

c) Se in Euroclear il “consenso” è garantito da un gruppo ristretto di istituzioni finanziarie (i partecipanti), in Bitcoin o Ethereum il consenso è distribuito tra migliaia di nodi indipendenti.

Un sistema decentralizzato sarebbe più “democratico”?

La risposta dipende dalla tua definizione di democrazia e imparzialità.

Se i titoli russi fossero stati su una blockchain pubblica (Permissionless), nessuna entità singola avrebbe potuto “premere un tasto” per congelarli. Sarebbe servito l’accordo della maggioranza dei validatori mondiali. Le regole sono scritte nel codice e si applicano a tutti allo stesso modo, indipendentemente dalla nazionalità.

Se un sistema è totalmente decentralizzato e subisci un furto o un errore, non esiste una “banca centrale” o un tribunale che possa invertire l’operazione (a meno di un fork traumatico).

Oggi stiamo assistendo alla nascita dei “Tokenized Real World Assets” (RWA). La stessa Euroclear ha lanciato nel 2023 la sua piattaforma D-FMI (Digital Financial Market Infrastructure), che usa la tecnologia DLT per emettere titoli digitali.

Tuttavia, queste sono blockchain private (permissioned). Questo significa che offrono l’efficienza degli smart contract, ma mantengono il potere di controllo centrale. Viene utilizzata una blockchain privata (permissioned) basata sulla tecnologia Corda (R3).

L’innovazione tecnica principale è l’automazione del processo Delivery vs. Payment (DvP) tramite Smart Contract. Con i Digital Bonds su D-FMI lo Smart Contract agisce come un arbitro digitale. Il trasferimento del titolo e del denaro avviene in modo atomico: o accadono entrambi nello stesso istante, o non accade nulla. Questo elimina il rischio di regolamento e libera enormi quantità di capitale che prima venivano tenute ferme come “garanzia” durante l’attesa.

Perché un’obbligazione sia davvero digitale, non basta che il titolo sia un token; deve esserlo anche il denaro. Euroclear risolve questo problema in due modi:

1. Commercial Bank Money: Le banche depositano euro presso Euroclear, che emette “token” rappresentativi di quegli euro sul ledger.

2. CBDC (Central Bank Digital Currency): Il sistema è già predisposto per integrarsi con l’Euro Digitale della BCE. Quando la banca centrale emetterà moneta digitale, il settlement avverrà direttamente in “moneta di banca centrale”, il massimo livello di sicurezza finanziaria possibile.

Tuttavia e’ bene chiarire che sebbene la tecnologia sia DLT (Distributed Ledger Technology), il sistema prevede delle “Master Key” (Admin Keys).

Se domani l’UE decidesse di sanzionare un nuovo Paese, Euroclear non avrebbe bisogno di un “hard fork” come fece Ethereum nel 2016. Lo smart contract di gestione dei Digital Bonds include funzioni di “Freeze” (congelamento) e “Force Transfer” (trasferimento forzato) attivabili dall’amministratore del sistema (Euroclear) su ordine giudiziario.

Quindi, la tecnologia DLT di Eueoclear viene usata per l’efficienza operativa (meno costi, più velocità), ma non per la neutralità politica.

Il sistema rimane saldamente sotto il controllo della legge europea.