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Sardegna: 16 milioni di euro per PMI anche nel settore innovazione e alta tecnologia

La Regione accelera i tempi per agevolare e promuovere la capacità di esportazione delle imprese sarde. L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha annunciato che nelle prossime settimane saranno pubblicati i primi bandi del Piano.

La prima tranche di interventi, illustrati dal direttore generale dell’assessorato dell’Industria, Roberto Saba, prevede la spesa di 2,5 milioni di euro sui 16 milioni complessivi previsti dal Piano. A beneficiarne saranno le piccole e medie imprese che hanno sede operativa in Sardegna, le associazioni temporanee di imprese, i contratti di rete, i consorzi e le società consortili.

Le imprese dovranno presentarsi in aggregazione fra loro con la presentazione di un unico progetto che consenta la razionalizzazione dei costi, lo scambio e la condivisione di conoscenze e un approccio integrato ai mercati esteri.

Le direttive del Piano hanno già individuato le filiere ammissibili: agroalimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design, turismo e beni culturali.

Le direttive prevedono un tetto massimo di costi ammissibili, per aggregazioni di impresa, che può arrivare fino a 600 mila euro qualora le imprese partecipanti optino per gli aiuti de minimis.

I bandi del Piano di Internazionalizzazione dovranno essere sinergici con quelli già previsti dal nuovo Programma di sviluppo rurale dove l’aggregazione delle imprese e i Progetti integrati di filiera (Pif) si integrano con altri percorsi come quello dell’Interprofessione.

Il 16 dicembre a Cagliari si svolgerà un workshop dedicato alle imprese che operano nell’agroalimentare. L’evento è curato e organizzato dalla Regione in collaborazione con la Sfirs e l’Istituto per il Commercio estero.