Il Parlamento italiano ha approvato una legge quadro sull’IA che definisce regole per lo sviluppo e l’utilizzo responsabile di queste tecnologie nel nostro Paese.
Non sono certo avessimo bisogno dell’ennesima regolamentazione dell’acqua che scorre ma alcune disposizioni sembrano interessanti.
In sintesi :
L’IA deve rimanere sotto controllo umano e rispettare i diritti fondamentali
Sanità, pubblica amministrazione, giustizia e lavoro con regole specifiche per ciascun ambito (qui ci sono alcuni aspetti relativi alla ricerca in campo sanitario grazie anche all’instancabile lavoro di Luca Bolognini)
Consenso genitoriale obbligatorio sotto i 14 anni per l’accesso a tecnologie IA (Come controllarli? Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi)
AgID e Agenzia Cybersicurezza designate come autorità nazionali di controllo (niente Garante Privacy)
1 miliardo di euro per supportare startup e PMI innovative nel settore IA e cybersicurezza (questa e’ una bella novita’)
Nuove fattispecie penali per l’uso illecito dell’IA come deepfake, truffe, manipolazioni (anche qui nulla che il nostro vecchio Codice Penale non potesse risolvere ma forse cosi’ siamo tutti piu’ al sicuro)
Le opere create con ausilio IA sono protette solo se frutto del lavoro intellettuale umano (e se fosse la proprieta’ intellettuale al tramonto?…)
In allegato il testo definitivo approvato con le modifiche nella colonna di destra
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