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Il tramonto delle app “acchiappa likes”: Facebook cambia le regole

Quante volte vi sarà capitato di andare a visitare un sito internet imbattendovi in un fastidioso pop-up che vi chiede ripetutamente di apporre un like facebook alla pagina che state visitando prima di procedere nella lettura?

Alle volte i pop-up assumono contorni grotteschi con continui spostamenti e con i sistemi di chiusura incredibilmente ridotti. Prima della lettura, il malcapitato utente deve scegliere tra apporre il famigerato like (il che spesso rallenta ulteriormente il caricamento della pagina) o inseguire il pop-up cercando di centrare la x o il “close” o il “chiudi” in una forsennata caccia sullo schermo. Il che, sopratutto nei casi di lettura tramite smart phone, diventa particolarmente complicato.

Il risultato è che spesso, anche il più tenace dei lettori, rinuncia e appone il like oppure, infastidito, abbandona il sito.

In alcuni caso inoltre molti sviluppatori di applicazioni per facebook, non consentono l’uso dell’applicazione all’utente se non dopo l’apposizione del like, oppure organizzano contest o altri concorsi a premi solo per coloro che hanno cliccato sul “mi piace”.

Quello che fino a luglio rappresentava un problema di stile, adesso è diventato un problema legale. Facebook infatti il 7 agosto 2014 ha rivisto la sua Platform Policy stabilendo che a partire dal 5 novembre 2014 non sono più ammesse forme di incentivazione finalizzate ad apporre un like sulle pagine relative alle applicazioni.

Facebook ci fornisce anche una immagine di ciò che non può più essere fatto.

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E’ invece ancora permesso chiedere agli utenti di apporre un like sulla pagina dell’applicazione. Ci si chiede quale sia il confine tra l’incentivazione tramite offerte economiche o altri premi e quella tramite pop-up molesti e ripetitivi posto che anche queste ultime sono efficaci forme di incentivazione.

Facebook spiega il cambiamento nel suo blog, precisando che i cambiamenti “will ensure quality connections and help businesses reach the people who matter to them….”

Facebook inoltre dichiara che in questo modo si eviteranno false promozioni basate su incentivi artificiali e non su persone realmente appassionate alla applicazione.

Pertanto dal 5 novembre 2014 ogni sviluppatore che intenda promuovere campagne marketing su facebook finalizzate ad apporre likes sulla pagina della propria applicazione, farebbe bene ad esaminare con attenzione i “do” e i “do not” imposti dalla società di Mark Zuckerberg, poiché in caso di violazione delle regole, potrebbe trovarsi con l’applicazione bloccata o, nei casi più gravi, con l’account utente cancellato così come previsto dalle condizioni generali per sviluppatori.

A cura dell’Avv. Massimo Simbula