Dopo quasi un anno e mezzo di trattative tra il Parlamento e il Consiglio, l’Unione europea ha annunciato ieri l’intesa su un pacchetto legislativo senza precedenti che imporrà alle piattaforme internet di controllare l’offerta dei siti, sopprimendo il contenuto illegale.
L’accordo è stato raggiunto nella notte tra venerdì e sabato. Il Digital Services Act (DSA) è uno di due tasselli con i quali Bruxelles vuole regolamentare le grandi piattaforme internet, quali Facebook (Meta), Amazon, Google o Microsoft.
L’intesa di ieri è giunta dopo che in marzo Parlamento e Consiglio avevano trovato un accordo sul Digital Markets Act (DMA), tutto dedicato alla libera concorrenza in un campo, quello digitale, dove le regole tradizionali si sono dimostrate insufficienti.
Il nuovo regolamento prevede l’obbligo di rimuovere «prontamente» qualsiasi contenuto illegale (secondo le leggi nazionali ed europee) non appena una piattaforma ne viene a conoscenza.
Costringe le reti sociali a sospendere gli utenti che violano «frequentemente» la legge.
Pur di salvaguardare lo sviluppo delle startup nel mercato interno, le micro e piccole imprese con meno di 45 milioni di utenti attivi mensili saranno esentate da alcuni nuovi obblighi.
A dirla tutta questo accordo presenta non poche criticita’ applicative. La direttiva e-commerce europea e la Section 230 dello US Decency Act devono considerarsi dei baluardi contro la censura e la liberta’ di informazione.
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