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Gli Stati Uniti pubblicano una comunicazione volta a chiarire gli aspetti legali relativi alle stablecoins

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L’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) e la potente Securities and Exchange Commission (SEC) hanno pubblicato lunedi’ scorso 21 settembre una comunicazione contenente informazioni relative all’inquadramento legale delle criptovalute legate a valuta FIAT.

Si tratta di un importante passo in avanti per gli operatori del settore prima privi di chiari riferimenti legali in materia di stablecoins.

Di particolare interesse e’ la lettera di accompagnamento alla guida, di un membro dell’OCC, tale Jonathan Gould, il quale ha evidenziato la necessita’ di un panorama regolamentare chiaro che favorisca sia le banche che coloro che emettono Stablecoins. Nella lettera si prende atto del rilevante volume di transazioni e scambi in criptovalute nell’ordine di miliardi al giorno

In questo ecosistema, e’ essenziale il ruolo delle banche tradizionali e delle loro valutazioni concernenti ogni specifica stablecoin, fermo restando che il perimetro di riferimento e’ quello di stablecoins in rapporto 1:1 con valuta FIAT.

Le banche avrebbero quindi il compito di effettuare una due diligence preliminare su ciascuna stablecoin garantendo in qualche modo la validita’ della moneta poi veicolata dalla banca stessa.

In questo contesto e’ intervenuta anche la SEC, la quale invita tutte le societa’ che emettono stablecoins, a relazionarsi con l’organo di controllo statunitense al fine di determinare se una determinata stablecoin sia o meno uno strumento finanziario ai sensi della Security Law americana.

Tale analisi, sottolinea la SEC, e’ importante perche’ servirebbe a dare chiarezza alla azienda in relazione al suo progetto di stable anche in considerazione del fatto che la Commissione si sarebbe resa disponibile ad emettere lettere di No Action, ovvero un inpegno a non avviare azioni nei confronto dell’emittente, qualora la stable sia stata analizzata, non risulti strumento finanziario e il progetto non sia nel frattempo mutato.

Al fine di facilitare il mercato, la SEC ha messo a disposizione degli operatori del settore un dipartimento dedicato, FinHub, attraverso il quale e’ possibile relazionarsi con esperti SEC per verificare se un progetto di stable sia considerabile o meno uno strumento finanziario con conseguenti limitazioni del caso.

Questa notizia credo sia importante per due motivi:

  1. Dopo una guerra senza quartiere della SEC contro le ICO (il caso Telegram ancora fa rumore), gli Stati Uniti sembrano avere capito che la rivoluzione delle criptovalute e’ inarrestabile e va accolta in qualche modo.
  2. Viene dato ancora potere di valutazione sui progetti alle banche le quali vengono responsabilizzate in termini di due diligence. Questa non so se sia una scelta del tutto in linea con l’evoluzione dei tempi ma di certo e’ un chiaro cambio di rotta rispetto al muro contro muro del passato.

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