I membri della commissione affari economici e della commissione affari interni del Parlamento europeo hanno votato a favore della proposta di riforma del regolamento antiriciclaggio, con 99 voti favorevoli, 8 contrari e 6 astenuti.
Dopo settimane di negoziati avanti e indietro tra responsabili politici e parti interessate, i membri delle commissioni hanno concordato la loro versione del testo. Il voto consente alla proposta di riforma di entrare nella fase successiva dei negoziati in cui il Parlamento, il Consiglio europeo e la Commissione europea devono raggiungere un accordo.
Per le criptovalute, ci sono molteplici implicazioni. Per prima cosa, le organizzazioni autonome decentralizzate, le piattaforme NFT e le piattaforme DeFi saranno soggette alle regole antiriciclaggio e già questo apre a molti dubbi e considerazioni.
I “Gestori” (…) di queste piattaforme saranno obbligati a conformarsi fintanto che saranno “controllati direttamente o indirettamente, anche tramite smart contract o protocolli di voto, da persone fisiche e giuridiche identificabili“.
Ma davvero hanno scritto questo?
A differenza del regolamento MICAR di cui si attende ancora la approvazione finale al Parlamento Europeo, il disegno di legge antiriciclaggio include le piattaforme decentralizzate come entità obbligate a rispettare gli obblighi AML ed intende quindi colmare una lacuna oggi esistente.
In buona sostanza i provider di NFT ma anche piattaforme DAO e DEFI saranno tenute ad identificare correttamente la loro clientela al pari degli operatori di criptovalute.
Le misure sarebbero applicabili, secondo la proposta, per transazioni che abbiano un controvalore euro superiore a 1.000 e sono previste limitazioni nel caso di transazioni con self-hosted wallet e il divieto di negoziare con wallet non riconducibili a soggetti identificati o identificabili.
Ed in effetti la novita’ piu’ rilevante e’ quella relativa ai wallet anonimi e si valutera’ in futuro una ulteriore linitazione sugli strumenti di anonimizzazione quali mixer e tumbler.
Infine l’UE ha anche proposto l’istituzione di una nuova autorità antiriciclaggio, che supervisionerà e applicherà le normative antiriciclaggio in tutto il blocco di 27 nazioni, alleggerendo alcuni degli oneri delle autorità nazionali. La proposta è passata con 102 voti favorevoli, 11 contrari e due astenuti.
Non e’ chiaro con quali e quante risorse economiche questa Autorita’ andra’ ad operare.
Ricordiamo che i costi di gestione dell’AML superano di gran lunga, a detta di molti, i benefici effettivi e ci si chiede se questa ennesima riforma che vedrà la luce forse fra molti mesi, abbia davvero senso visto e considerato che esistono molte soluzioni alternative per tracciare flussi onchain decisamente più efficaci di qualche policy AML fatta a stampino o processi di identificazione facilmente aggirabili da utenti malintenzionati.