Una rivoluzione copernicana nel mondo dei contratti, ma sopratutto per le startup americane, arriva in questi giorni negli Stati Uniti: i patti di non concorrenza che le aziende (spesso quelle più importanti) impongono ai propri dipendenti, consulenti, collaboratori, non avranno più alcun effetto di legge.
Di fatto aprendo così il mercato e rendendo difficile la vita alle aziende che intendono impedire ai propri collaboratori di proseguire le loro attività in società concorrenti.
E l’europa resta a guardare?
Ma veniamo al dettaglio della notizia.
Il 23 aprile 2024, la Federal Trade Commission, (BILLING CODE: 6750-01-P) ha vietato i vincoli di non concorrenza in tutto il paese, con lo scopo di proteggere la libertà fondamentale dei lavoratori nel cambiare lavoro, favorendo – tramite lo stimolo competitivo – l’innovazione e la creazione di nuove imprese.
“Le clausole di non concorrenza, mantengono bassi i salari, sopprimono nuove idee e privano l’economia americana di dinamismo, incluso quello delle oltre 8.500 nuove startup che verrebbero create ogni anno una volta vietati i vincoli di non concorrenza“, ha detto la Presidente della FTC Lina M. Khan. “Il divieto della FTC sui patti di non concorrenza, garantirà agli americani la libertà di perseguire un nuovo lavoro, avviare una nuova attività o portare una nuova idea sul mercato“.
Secondo le stime della FTC, il divieto dei patti di non concorrenza, porterà a una crescita di nuove imprese pari al 2,7% all’anno.
Questo condurrà ad un incremento medio dei salari dei collaboratori e dipendenti stimato in $524 all’anno per lavoratore, e si prevede che ridurrà i costi sanitari fino a $194 miliardi nel prossimo decennio.
In tutto ciò, il divieto dei patti di non concorrenza, secondo le stime della FTC, dovrebbe portare ad un sostanziale stimolo all’innovazione, con un incremento da 17.000 a 29.000 brevetti in più ogni anno per i prossimi 10 anni.
I vincoli di non concorrenza sono una pratica diffusa e spesso miope che impone condizioni contrattuali che impediscono ai lavoratori di accettare un nuovo lavoro o avviare una nuova attività. I vincoli di non concorrenza spesso costringono i lavoratori a rimanere in un lavoro che desiderano lasciare o a sopportare altri significativi danni e costi, come essere costretti a passare a un settore meno remunerativo, trasferirsi, uscire dal mondo del lavoro o difendersi da cause legali costose. Si stima che 30 milioni di lavoratori, quasi uno su cinque americani, siano soggetti a un vincolo di non concorrenza.
Con la nuova disposizione della FTC, i vincoli di non concorrenza esistenti per la stragrande maggioranza dei lavoratori non saranno più applicabili dopo la data di entrata in vigore del nuovo regolamento.
I vincoli di non concorrenza esistenti per i dirigenti senior – che rappresentano meno dello 0,75% dei lavoratori – possono rimanere in vigore secondo il regolamento della FTC, ma è vietato ai datori di lavoro stipulare o tentare di far rispettare nuovi vincoli di non concorrenza, anche se coinvolgono dirigenti senior. Ai datori di lavoro sarà richiesto di notificare ai lavoratori che sono vincolati da un vincolo di non concorrenza esistente (esclusi i dirigenti senior), che tale patto di non concorrenza non sarà a loro applicabile.
La nuova disposizione è stata adottata a seguito di un processo di consultazione avviato nel gennaio 2024 a seguito del quale sono stati ricevuti oltre 26.000 commenti, dei quali oltre 25.000 erano a supporto della nuova norma.
FTC precisa che i datori di lavoro potranno comunque tutelarsi nei confronti dei collaboratori in merito alla non divulgazione di segreti industriali acquisiti nel corso delle attività professionali svolte dal collaboratore per l’azienda.
Sicuramente una magra consolazione ma è inevitabile che tutto il mercato (e sopratutto molte startup) ne beneficeranno.