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Banda ultralarga: startup e smart cities

Città sempre più digitalizzate, imprese sempre più attive sul web, PA e burocrazia vicine al cittadino grazie alla fibra ottica. E’ l’obiettivo del Piano della banda Ultralarga voluto dal Governo per il quale il Cipe ha da poco reso disponibili da subito 2,2 miliardi di euro. A sostegno di questo piano l’Agenzia per l’Italia Digitale, guidata da Antonio Samaritani e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno siglato un protocollo per favorire la cultura, le competenze e le tecnologie digitali necessarie perché la rivoluzione della fibra ottica sia alla portata di tutti.

L’accordo quadro prevede 5 linee prioritarie di intervento: SmarterCities, sostegno alla competitività delle imprese migliorandone tecnologie e competenze digitali, accelerazione delle Sart-Up innovative, Internet of Everything, Valorizzazione dell Strategia Nazionale per la Banda Larga.

In particolare per le startup, l’Agenzia dell’Italia Digitale realizzerà presso la sua sede un’incubatore con una riserva per le imprese innovative finanziate da Invitalia attraverso il bando Smart & Start per il quale il Mise mette in campo 250 milioni di euro. Altri 50 milioni di euro saranno destinati al primo fondo di venture capital che verrà gestito da Invitalia Ventures.

Per quanto attiene la valorizzazione della Strategia nazionale per la Banda Ultralarga, l’accordo prevede iniziative di “sensibilizzazione nei confronti del sistema imprenditoriale italiano per il supporto alla Strategia Nazionale per la banda Ultralarga”. In questo ambito il Mise ha finanziato con 400 milioni di euro bandi per Ricerca & Sviluppo di grande dimensione nei settori dell’Agenda Digitale e dell’Industria Sostenibile.