Scroll Top

Bitcoin e contributi elettorali: lecito negli Stati Uniti

L’8 maggio 2014, la Federal Election Commission statunitense (FEC) ha autorizzato “Make Your Laws PAC“, il comitato di azione politica, alla raccolta di contributi in bitcoin in favore di partiti ed esponenti politici americani.

Leggi qui il testo del provvedimento.

Questa è la terza volta che la FEC si è pronunciata sul tema bitcoin e in precedenza si era creato un impasse decisionale sulla medesima richiesta avanzata da un altro comitato di attivisti politici.

Nelle discussioni precedenti la FEC, pur ritenendo potenzialmente leggittimo un contributo in bitcoin, si era posta il problema di come considerare questo contributo, se in natura o in denaro contante.

Il problema infatti è che la legge elettorale federale americana prevede chiaramente che i contributi in natura siano ammissibili purchè non superino determinate soglie massime.

I contributi in denaro contante invece sono soggetti a limiti più bassi: non più di 100USD per contributo.

Per questo motivo, e alla luce delle precedenti pronunce da parte della FEC, Make Your Laws ha ritenuto opportuno formulare una richiesta di autorizzazione di contribuzioni in bitcoin, precisando che tali contribuzioni non avrebbero superato in ogni caso USD 100 per contributo.

In tal modo alla FEC è stato tolto l’imbarazzante compito di decidere se i bitcoin siano una valuta o un bene di altro tipo e al contrario, ha stabilito, genericamente, che i bitcoin sicuramente sono “denaro o altro bene avente comunque un valore”.

FEC inoltre ha autorizzato Make Your Laws a comprare e vendere bitcoins ma ha vietato alla stessa di spendere i bitcoin che ha ricevuto. Make Your Laws dovrà quindi convertire i bitcoin ricevuti in dollari e depositarli nell’apposito conto dedicato per svolgere campagne elettorali e politiche prima di poterli effettivamente spendere.

La FEC, non avendo raggiunto l’unanimità sulla possibilità per il comitato di attivisti di spendere direttamente i bitcoin per effettuare le campagne elettorali, potrebbe mutare posizione nel tempo. Inoltre l’intera questione relativa al fatto se i bitcoin possano essere raccolti in misura superiore ai 100USD non è stata ancora risolta e pertanto ci si attende sul punto una decisione.

E’ comunque interessante notare che ancora una volta si registra una importante decisione di una autorità statunitense che, in un modo o nell’altro, legittima l’utilizzo dei bitcoin, incentivando il ricorso agli stessi anche per le campagne elettorali.

La FEC è composta da politici (3 democratici e 3 repubblicani) ed è probabile che tale pronuncia sia quantomeno “viziata” dalla volontà di massimizzare le modalità di raccolta risorse per le campagne elettorali e politiche.